I concorsi di idee
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I concorsi di idee
Si tratta della terza modalità prevista dalla normativa per l'affidamento di incarichi di progettazione a tecnici esterni. Ad essi la stazione appaltante potrà ricorrere per acquisire progetti preliminari e idee progettuali risolutivi di problemi che per la loro natura consentono varie possibilità di impostazione. Alla migliore proposta ideativa spetta un "congruo premio".
Il concorso di idee fu introdotto nel nostro ordinamento, sull'esempio francese, dal D.P.R. 6 novembre 1962, n. 1930 (in seguito abrogato dal Regolamento) che lo qualificava come una particolare tipologia di concorso di progettazione cui ricorrere quando occorre acquisire progetti preliminari che attengano allo studio dei problemi che per la loro natura consentono varie possibilità di impostazione, per cui i concorrenti sono chiamati a presentare idee o proposte mediante una relazione, corredata da disegni sommari o schizzi (art.3). Si tratta quindi di una offerta al pubblico in cui l'amministrazione si impegna ad acquistare, corrispondendo un premio, l'idea progettuale che l'amministrazione stessa avrà giudicato più meritevole.
Attualmente, l’istituto è disciplinato dall’art. 108 del Codice il quale stabilisce che:
- sono ammessi al concorso di idee, oltre che i soggetti ammessi ai concorsi di progettazione, anche i lavoratori subordinati abilitati all’esercizio della professione e iscritti al relativo ordine professionale secondo l’ordinamento nazionale di appartenenza, nel rispetto delle norme che regolano il rapporto di impiego, con esclusione dei dipendenti della stazione appaltante che bandisce il concorso;
- il concorrente predispone la proposta ideativa nella forma più idonea alla sua corretta rappresentazione;
- il termine di presentazione della proposta deve essere stabilito in relazione all’importanza e complessità del tema e non può essere inferiore a sessanta giorni dalla pubblicazione del bando;
- il bando deve prevedere un congruo premio al soggetto o ai soggetti che hanno elaborato le idee ritenute migliori;
- l’idea o le idee premiate sono acquisite in proprietà dalla stazione appaltante e, previa eventuale definizione degli assetti tecnici, possono essere poste a base di un concorso di progettazione o di un appalto di servizi di progettazione (in tal caso, a detta procedura sono ammessi a partecipare i premiati qualora in possesso dei relativi requisiti soggettivi);
- la stazione appaltante può affidare al vincitore del concorso di idee la realizzazione dei successivi livelli di progettazione, con procedura negoziata senza bando, a condizione che detta facoltà sia stata esplicitata nel bando, e che il soggetto sia in possesso dei requisiti di capacità tecnico – professionale ed economica previsti nel bando in rapporto ai livelli progettuali da sviluppare.
Appaiono evidenti le differenze con il concorso di progettazione: con il concorso di idee l'amministrazione cerca di ottenere la migliore impostazione possibile per la problematica cui il progetto è chiamato a dare risposta; una volta premiata la migliore proposta ideativa, essa è posta a base di un successivo concorso o appalto di progettazione e i partecipanti ad esso non dovranno più valutare le varie ipotesi possibili poiché quella ritenuta migliore è quella che ha vinto il concorso.
Angelo Bellucci Architetto
Il concorso di idee fu introdotto nel nostro ordinamento, sull'esempio francese, dal D.P.R. 6 novembre 1962, n. 1930 (in seguito abrogato dal Regolamento) che lo qualificava come una particolare tipologia di concorso di progettazione cui ricorrere quando occorre acquisire progetti preliminari che attengano allo studio dei problemi che per la loro natura consentono varie possibilità di impostazione, per cui i concorrenti sono chiamati a presentare idee o proposte mediante una relazione, corredata da disegni sommari o schizzi (art.3). Si tratta quindi di una offerta al pubblico in cui l'amministrazione si impegna ad acquistare, corrispondendo un premio, l'idea progettuale che l'amministrazione stessa avrà giudicato più meritevole.
Attualmente, l’istituto è disciplinato dall’art. 108 del Codice il quale stabilisce che:
- sono ammessi al concorso di idee, oltre che i soggetti ammessi ai concorsi di progettazione, anche i lavoratori subordinati abilitati all’esercizio della professione e iscritti al relativo ordine professionale secondo l’ordinamento nazionale di appartenenza, nel rispetto delle norme che regolano il rapporto di impiego, con esclusione dei dipendenti della stazione appaltante che bandisce il concorso;
- il concorrente predispone la proposta ideativa nella forma più idonea alla sua corretta rappresentazione;
- il termine di presentazione della proposta deve essere stabilito in relazione all’importanza e complessità del tema e non può essere inferiore a sessanta giorni dalla pubblicazione del bando;
- il bando deve prevedere un congruo premio al soggetto o ai soggetti che hanno elaborato le idee ritenute migliori;
- l’idea o le idee premiate sono acquisite in proprietà dalla stazione appaltante e, previa eventuale definizione degli assetti tecnici, possono essere poste a base di un concorso di progettazione o di un appalto di servizi di progettazione (in tal caso, a detta procedura sono ammessi a partecipare i premiati qualora in possesso dei relativi requisiti soggettivi);
- la stazione appaltante può affidare al vincitore del concorso di idee la realizzazione dei successivi livelli di progettazione, con procedura negoziata senza bando, a condizione che detta facoltà sia stata esplicitata nel bando, e che il soggetto sia in possesso dei requisiti di capacità tecnico – professionale ed economica previsti nel bando in rapporto ai livelli progettuali da sviluppare.
Appaiono evidenti le differenze con il concorso di progettazione: con il concorso di idee l'amministrazione cerca di ottenere la migliore impostazione possibile per la problematica cui il progetto è chiamato a dare risposta; una volta premiata la migliore proposta ideativa, essa è posta a base di un successivo concorso o appalto di progettazione e i partecipanti ad esso non dovranno più valutare le varie ipotesi possibili poiché quella ritenuta migliore è quella che ha vinto il concorso.
Angelo Bellucci Architetto
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