Accatastamento Comune di Gubbio
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Accatastamento Comune di Gubbio
Gubbio, lì 10.01.2008
Oggetto: verifiche particelle iscritte al Catasto Terreni interessate dai fabbricati che non risultano dichiarati al Catasto ai sensi del comma 339 dell’art. 1 della L.296/2006 ed ai sensi dell’art. 2, comma 36 del D.L. 262/2006, convertito dalla L.286/2006 e successive modificazioni.
Estrazione pubblica per determinazione ordine di verifica dei fogli catastali.
VERBALE DI ESTRAZIONE
Il giorno 10 Gennaio 2008 presso gli uffici del Settore Pianificazione Territoriale ed Edilizia in Via XX Settembre, alla presenza dell’Ing. Bellucci Andrea, il Geom. Fiorucci Ilaria, dipendenti dell’Amministrazione Comunale, nonché alla presenza del libero professionista Geom. Casciari Matteo, si è proceduto all’estrazione dei fogli catastali, per determinare l’ordine con il quale questo Comune provvederà alle verifiche delle particelle, iscritte al Catasto Terreni interessate dai fabbricati che non risultano dichiarati al Catasto ai sensi del comma 339 dell’art. 1 della L.296/2006 ed ai sensi dell’art. 2, comma 36 del D.L. 262/2006, convertito dalla L.286/2006 e successive modificazioni, così come segnalato dall’Agenzia del Territorio in data 06/08/2007, prot. n. 30957 e in data 30/11/2007 prot.n. 48089.
I fogli catastali da sottoporre ad estrazione sono stati posti in un apposito contenitore. Alle ore 10.30 procede all’estrazione il libero professionista Geom. Casciari Matteo. L’ordine dei fogli catastali è risultato il seguente:(segue)
Oggetto: verifiche particelle iscritte al Catasto Terreni interessate dai fabbricati che non risultano dichiarati al Catasto ai sensi del comma 339 dell’art. 1 della L.296/2006 ed ai sensi dell’art. 2, comma 36 del D.L. 262/2006, convertito dalla L.286/2006 e successive modificazioni.
Estrazione pubblica per determinazione ordine di verifica dei fogli catastali.
VERBALE DI ESTRAZIONE
Il giorno 10 Gennaio 2008 presso gli uffici del Settore Pianificazione Territoriale ed Edilizia in Via XX Settembre, alla presenza dell’Ing. Bellucci Andrea, il Geom. Fiorucci Ilaria, dipendenti dell’Amministrazione Comunale, nonché alla presenza del libero professionista Geom. Casciari Matteo, si è proceduto all’estrazione dei fogli catastali, per determinare l’ordine con il quale questo Comune provvederà alle verifiche delle particelle, iscritte al Catasto Terreni interessate dai fabbricati che non risultano dichiarati al Catasto ai sensi del comma 339 dell’art. 1 della L.296/2006 ed ai sensi dell’art. 2, comma 36 del D.L. 262/2006, convertito dalla L.286/2006 e successive modificazioni, così come segnalato dall’Agenzia del Territorio in data 06/08/2007, prot. n. 30957 e in data 30/11/2007 prot.n. 48089.
I fogli catastali da sottoporre ad estrazione sono stati posti in un apposito contenitore. Alle ore 10.30 procede all’estrazione il libero professionista Geom. Casciari Matteo. L’ordine dei fogli catastali è risultato il seguente:(segue)
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Centinaia di presenti all'incontro sulla questione dei fabbricati non dichiarati
Centinaia di cittadini hanno preso parte martedì 28 sera all'incontro organizzato dall'amministrazione comunale sulla questione fabbricati non accatastati. Si tratta delle costruzioni individuate attraverso i foto-rilevamenti dell'Agenzia del territorio. Il primato con 3.672 casi spetterebbe proprio a Gubbio. Ad oggi sono 120 i sopralluoghi effettuati, 39 le oridinanze emesse, 5 demolizioni spontanee. Controlli dai quali è stato spiegato il Comune non può esimersi. Goracci ha tenuto a precisare che "Dalla ricognizione fatta dall'Agenzia, si vedono anche situazioni di presunzione e scorrettezza con case costruite ex novo e recenti" Non c'è insomma volontà di far partire le ruspe, preferibile monetizzare l'abuso. Ma le leggi in materia non le fa il Comune.
Fonte: Tutto Gubbio.it del 7.11.08
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Fonte: Tutto Gubbio.it del 7.11.08
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Abusi edilizi. Cosa fare?
Abusi edilizi. Cosa fare?
Ma come si debbono comportare i cittadini? A spiegarlo l'ingegniere del Comune Casagrande. In primis devono essere rispettate le norme antisismiche. E' necessario certificare queste situazioni affidandosi ad un proprio tecnico, che valuti la situazione e che dovrà poi portare tutta la documentazione presso gli uffici proposti del Comune
Fonte: Tutto Gubbio.it
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Ma come si debbono comportare i cittadini? A spiegarlo l'ingegniere del Comune Casagrande. In primis devono essere rispettate le norme antisismiche. E' necessario certificare queste situazioni affidandosi ad un proprio tecnico, che valuti la situazione e che dovrà poi portare tutta la documentazione presso gli uffici proposti del Comune
Fonte: Tutto Gubbio.it
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Il comune in cui si trova l’immobile mi ha chiesto di riclassificarlo, revisionare il classamento o regolarizzare la situazione catastale, cosa devo fare?
Il comune in cui si trova l’immobile mi ha chiesto di riclassificarlo, revisionare il classamento o regolarizzare la situazione catastale, cosa devo fare?
I comuni stanno provvedendo ad eseguire una serie di controlli, incrociando i dati delle denuncie urbanistiche (DIA, Permessi di costruire, condoni ecc.) con i dati catastali forniti dall’Agenzia del Territorio. Nel caso riscontrino incongruenze tra quanto denunciato nella pratica edilizia, e ciò che risulta censito in catasto, chiedono al proprietario di provvedere alla regolarizzazione, attraverso la presentazione di una denuncia di variazione DOCFA. La normativa prevede che se entro 90 giorni il proprietario non provvede alla regolarizzazione catastale, può chiedere all’Agenzia del Territorio di provvedere d’ufficio, addebitando oneri, sanzioni e interessi al proprietario dell’immobile. In questi casi è possibile, per il proprietario, predisporre e presentare una denuncia di variazione DOCFA, al fine di ottenere la regolarizzazione catastale del proprio immobile.
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I comuni stanno provvedendo ad eseguire una serie di controlli, incrociando i dati delle denuncie urbanistiche (DIA, Permessi di costruire, condoni ecc.) con i dati catastali forniti dall’Agenzia del Territorio. Nel caso riscontrino incongruenze tra quanto denunciato nella pratica edilizia, e ciò che risulta censito in catasto, chiedono al proprietario di provvedere alla regolarizzazione, attraverso la presentazione di una denuncia di variazione DOCFA. La normativa prevede che se entro 90 giorni il proprietario non provvede alla regolarizzazione catastale, può chiedere all’Agenzia del Territorio di provvedere d’ufficio, addebitando oneri, sanzioni e interessi al proprietario dell’immobile. In questi casi è possibile, per il proprietario, predisporre e presentare una denuncia di variazione DOCFA, al fine di ottenere la regolarizzazione catastale del proprio immobile.
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Visura Catastale
La Visura Catastale contiene le informazioni tecniche di un fabbricato o di un terreno, registrate nell'archivio del Catasto.
La Visura Catastale è un documento rilasciato dalla banca dati telematica dell’Agenzia del Territorio (Catasto). Vi sono riportati i dati catastali dell'immobile e quelli dei proprietari: foglio, mappale/particella, subalterno, vani e/o superficie in mq (a secondo della tipologia abitativa, es. ufficio: mq, abitazione: vani), rendita catastale, categoria, classe, indirizzo, codice del comune, dati anagrafici dei proprietari.
La Visura Catastale Storica è comprensiva di tutti i passaggi di proprietà e di ulteriori variazioni intervenute nel tempo sull’ immobile a partire dall’impianto di meccanizzazione.
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La Visura Catastale è un documento rilasciato dalla banca dati telematica dell’Agenzia del Territorio (Catasto). Vi sono riportati i dati catastali dell'immobile e quelli dei proprietari: foglio, mappale/particella, subalterno, vani e/o superficie in mq (a secondo della tipologia abitativa, es. ufficio: mq, abitazione: vani), rendita catastale, categoria, classe, indirizzo, codice del comune, dati anagrafici dei proprietari.
La Visura Catastale Storica è comprensiva di tutti i passaggi di proprietà e di ulteriori variazioni intervenute nel tempo sull’ immobile a partire dall’impianto di meccanizzazione.
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Regolarizzazione catasto proroga al 31 marzo 2011
Il D.L. n. 262/2006 aveva previsto un’operazione straordinaria di controllo da
parte dell’Agenzia del Territorio volta ad individuare:
-- i fabbricati iscritti al Catasto terreni ma che avevano perso i requisiti per
il riconoscimento della ruralità ai fini fiscali;
-- i fabbricati che non risultavano dichiarati al Catasto edilizio urbano.
A seguito di questa azione di controllo, sono emersi oltre 2 milioni di costruzioni non dichiarate al Catasto.
La manovra correttiva 2010, nell’ambito delle misure destinate all’aggiornamento del Catasto ha stabilito che, entro il 31.12.2010
--i titolari di diritti reali sugli immobili che non risultavano dichiarati in Catasto
avrebbero dovuto regolarizzare la loro posizione
--i titolari di diritti reali sugli immobili già censiti, ma oggetto di interventi
edilizi che avessero determinato un incremento di consistenza (es.: la
costruzione di una veranda sul terrazzo, recupero ai fini abitativi del
sottotetto, aggiunta di un nuovo servizio igienico etc.) ovvero una variazione di destinazione d’uso non dichiarati in Catasto (es. da abitazione ad ufficio, da
magazzino a negozio), avrebbero dovuto presentare, ai fini fiscali, la
relativa dichiarazione di aggiornamento catastale.
Nella Gazzetta Ufficiale n. 303 del 29.12.2010 è stato pubblicato il Decreto Milleproroghe (Decreto 225/2010) dal quale risulta che il nuovo termine per la regolarizzazione degli immobili slitta al 31 marzo 2011 (nella stesura informale era previsto il 28 febbraio 2011)
http://www.architettobellucci.com:bball:
parte dell’Agenzia del Territorio volta ad individuare:
-- i fabbricati iscritti al Catasto terreni ma che avevano perso i requisiti per
il riconoscimento della ruralità ai fini fiscali;
-- i fabbricati che non risultavano dichiarati al Catasto edilizio urbano.
A seguito di questa azione di controllo, sono emersi oltre 2 milioni di costruzioni non dichiarate al Catasto.
La manovra correttiva 2010, nell’ambito delle misure destinate all’aggiornamento del Catasto ha stabilito che, entro il 31.12.2010
--i titolari di diritti reali sugli immobili che non risultavano dichiarati in Catasto
avrebbero dovuto regolarizzare la loro posizione
--i titolari di diritti reali sugli immobili già censiti, ma oggetto di interventi
edilizi che avessero determinato un incremento di consistenza (es.: la
costruzione di una veranda sul terrazzo, recupero ai fini abitativi del
sottotetto, aggiunta di un nuovo servizio igienico etc.) ovvero una variazione di destinazione d’uso non dichiarati in Catasto (es. da abitazione ad ufficio, da
magazzino a negozio), avrebbero dovuto presentare, ai fini fiscali, la
relativa dichiarazione di aggiornamento catastale.
Nella Gazzetta Ufficiale n. 303 del 29.12.2010 è stato pubblicato il Decreto Milleproroghe (Decreto 225/2010) dal quale risulta che il nuovo termine per la regolarizzazione degli immobili slitta al 31 marzo 2011 (nella stesura informale era previsto il 28 febbraio 2011)
http://www.architettobellucci.com:bball:
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