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Case in classe A: ecco cosa è bene sapere…

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Messaggio  Admin Gio Set 17, 2015 5:44 pm

Come si costruisce una casa in classe A?

Una casa in Classe A si costruisce rispettando principi di bio – edilizia e di risparmio energetico, ossia partendo da una corretta osservazione del contesto paesaggistico e territoriale in cui si opera, costruendo, se possibile, orientando l’edificio a Sud (inteso con l’esposizione a Sud di locali abitati più frequentemente, come cucina, soggiorno, studio), con un’esposizione ai venti che sia il più favorevole possibile per l’edificio, e sfruttando anche, se esistenti in loco, risorse naturali come l’acqua. Deve poi essere costruita in modo da ridurre al massimo le dispersioni termiche verso l’esterno o verso gli ambienti non riscaldati (come garage, cantine, soffitte, portici, ecc.), oltre a sfruttare al massimo gli apporti gratuiti di calore (come la luce solare o il calore prodotto dalla presenza dell’uomo e dalle apparecchiature elettriche presenti all’interno dell’edificio), e al tempo stesso essere schermata in modo da garantire un minore apporto di calore durante i mesi più caldi (con la creazione di schermature naturali, come la piantumazione di alberi, oppure con la creazione delle cosiddette “pareti ventilate”, ossia pareti con un intercapedine in grado di far passare l’aria e raffreddare le pareti, mantenendole al tempo stesso più salubri, poichè in grado di eliminare l’umidità).

Quali sono i materiali utilizzati?

Le case in Classe A, generalmente, sono costruite con il legno, poichè presentano diverse caratteristiche fisiche in grado di farlo eccellere rispetto ad altri materiali più comunemente usati, come il laterizio o il cemento armato, soprattutto in merito alla resistenza termica. Di fatti, in Trentino Alto Adige, oppure in Austria, dove le case in Classe A sono maggiormente diffuse, la maggior parte degli edifici sono costruiti con struttura in legno. Le dispersioni di calore, di fatti, sono molto minori, in alcuni casi anche di strutture in mattoni di laterizio tipo Poroton con pannelli isolanti applicati, e questo senza che al legno siano applicati isolanti! Vi sono comunque altre tecniche che possono permettere di ottenere una casa in Classe A, come i blocchi in calcestruzzo cellulare, che hanno nomi commerciali di Ytong o Gasbeton. Oppure, vi sono blocchi ottenuti con utilizzo di calcestruzzo e argilla, come i cosiddetti Lecablocco, sempre in grado di permettere elevate prestazioni termiche, ma con spessori maggiori delle murature, rispetto alle strutture in legno. Anche dei blocchi in laterizio permettono il raggiungimento di elevate prestazioni termiche, ma sempre con utilizzo di isolanti termici che rendono molto elevati gli spessori delle murature.

Che spessore hanno i muri?

Lo spessore dei muri varia a seconda del tipo di materiale utilizzato. Il legno permette eccellenti prestazioni con spessori contenuti, arrivando al massimo attorno ai 30 cm. Per quanto riguarda, invece, altre tecniche costruttive, come quelle sopraelencate, si arriva spesso ai 40-45 cm di spessore, poichè devono essere applicati diversi centimetri di materiale isolante per poter garantire prestazioni termiche elevate.

I solai e i soffitti come vengono fatti?

Solai e soffitti devono essere adeguatamente coibentati, mediante l’utilizzo di materassini isolanti, in grado di evitare al massimo le dispersione verso ambienti non riscaldati o verso l’esterno. Possono essere utilizzati isolanti naturali come il sughero o sintetici come il poliuretano o il polistirene estruso; Inoltre, per quanto concerne i soffitti, è importante sia realizzata una ventilazione, che permette di mantenere salubre la copertura, e al tempo stesso di evitare l’accumulo eccessivo di calore durante i mesi più caldi.

Che isolamento termico si usa?

L’isolamento termico che è possibile utilizzare per realizzare una casa in classe A può essere di tipo naturale, quindi prevedendo l’utilizzo di pannelli di sughero, ad esempio, oppure mediante l’applicazione di pannelli isolanti sintetici, come il polistirene estruso, che è altresì in grado di ridurre in modo significativo le dispersioni termiche. Nelle realizzazioni in legno, esso può essere realizzato mediante l’utilizzo di pannelli in fibre naturali inserite “a sandwich” all’interno della muratura, con riduzioni ancora maggiori rispetto ad altri isolanti e a tecniche di isolamento. L’isolamento termico alle pareti, per permettere la massima classificazione energetica, deve garantire anche la totale assenza di ponti termici, infatti, in sistemi di costruzione che prevedono l’utilizzo di materiali alternativi al legno, è opportuno venga adottato il sistema dell’isolamento “a cappotto”, che prevede la posa di pannelli isolanti esternamente alle pareti, coprendo di fatto tutta la superficie esposta verso gli ambienti esterni. Il tutto deve poi essere adeguatamente protetto, per permettere il massimo della resa a livello di risparmio energetico; deve quindi essere predisposta un’idonea intonacatura, che eviti infiltrazioni d’acqua, e mantenga integri i pannelli.

E la tecnologia degli impianti?

Una casa in classe A deve avere al suo interno impianti totalmente efficienti, cioè in grado di evitare il massimo degli sprechi. La caldaia tradizionale (a camera stagna) non è possibile considerarla del tutto efficiente dal punto di vista energetico, visto il maggior dispendio di energia che essa ha rispetto ad una caldaia “a condensazione” o ad alto rendimento, cioè in grado di recuperare parte del calore prodotto, e che normalmente viene disperso, per riutilizzarlo e consentire quindi un minor consumo di gas combustibile. Se poi, ad essa vi si abbinano un impianto solare termico, in grado di consentire il riscaldamento dell’acqua ad uso sanitario grazie all’energia del Sole, e un impianto di distribuzione del riscaldamento “a pavimento”, i consumi diventano ancora minori, cosi come le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera. L’impianto di riscaldamento “a pavimento” di nuova generazione, permette, con temperature inferiori rispetto a quelle che doveva raggiungere al tempo dei primi impianti realizzati, e che erano poco salubri per la salute dell’uomo visto gli effetti che producevano alla circolazione sanguigna, un riscaldamento migliore degli ambienti, con una minore quantità di energia e minori consumi, quindi con un risparmio anche economico. Utilizzando poi un impianto solare fotovoltaico, si è in grado di ridurre anche i costi per l’utilizzo della corrente elettrica, poichè si è in grado di produrre con alcuni metri quadri di pannelli sul tetto (che deve essere esposto al più a Sud possibile) diversi kilowatt di corrente.

I serramenti come devono essere?

I serramenti devono essere, innanzitutto, a taglio termico, cioè in grado di evitare la fuoriuscita del calore dall’interno dei locali verso l’esterno. Per esserlo deve essere presente sui vetri un’apposita pellicola, che funge proprio da barriera, e respinge il calore verso l’interno del locale. Deve poi esservi una vetrocamera almeno doppia, ovvero vi devono essere tre vetri posti in sequenza uno dopo l’altro, e dove si può trovare interposta aria oppure diversi tipi di gas (gas argon, krypton, xenon). Importante è anche il tipo di telaio, che deve essere di uno spessore adeguato, e ben sigillato, poichè devono risultare minime le dispersioni tramite i microfori e canalizzazioni che si trovano all’interno del telaio. I telai possono essere in legno, in alluminio o in PVC. E’ quindi fondamentale la posa in opera dei serramenti stessi.

Quanto consuma una casa in classe A?

I consumi, per una casa in Classe A, sono quantificabili in circa 3 litri o 3 mc di gas al metro quadrato all’anno. Si ritiene comunque necessario specificare che i consumi possono avere delle variazioni, a seconda delle varie caratteristiche dell’immobile.

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